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Un ponte tra Italia e Cina: l’Aula Confucio del BEM unisce culture e cuori

L’Istituto BEM Brignoli–Einaudi–Marconi ha accolto con entusiasmo un gruppo di studenti cinesi nell’ambito di un intenso scambio culturale organizzato dall’Aula Confucio, attiva nelle sedi di Gradisca d’Isonzo e Staranzano. Per una settimana, famiglie italiane hanno ospitato i giovani dal lontano oriente, offrendo un’esperienza di condivisione, apprendimento e amicizia che ha lasciato un segno profondo su entrambe le comunità.

I ragazzi cinesi, educati e partecipi, hanno sorpreso le famiglie per la loro autonomia e il senso di collaborazione domestica. Lo scambio ha permesso agli studenti di raccontare la propria cultura attraverso lezioni di arte, biologia, informatica, musica e arti marziali, in vista della seconda fase del progetto, quando gli studenti italiani saranno ospitati in Cina.

Il BEM è da tempo punto di riferimento per i programmi di internazionalizzazione: ogni anno offre circa 250 borse di mobilità gratuite in Europa, sostenute da fondi europei, che consentono di migliorare le competenze linguistiche e professionali. Tuttavia, l’esperienza con la Cina rappresenta un passo ulteriore, poiché richiede un grande lavoro di squadra tra docenti, personale ATA, studenti e famiglie, in un incontro umano e culturale che va oltre il semplice viaggio.

Durante la settimana di scambio, gli studenti hanno compreso che, al di là delle distanze, i loro coetanei cinesi condividono sogni, difficoltà e passioni simili. Hanno imparato il valore della gratitudine e dell’accoglienza, scrivendo lettere di ringraziamento alle famiglie ospitanti e partecipando a momenti di confronto e dono reciproco. Gli ospiti hanno portato pettini in legno, serigrafie, ventagli e oggetti di ceramica realizzati nei laboratori della loro scuola di Pechino, un grande istituto con 8000 studenti specializzato in discipline STEM.

Le attività didattiche hanno spaziato dalla biologia – con esperimenti condivisi sull’estrazione del DNA e la lattofermentazione – all’informatica, dove gli studenti italiani hanno mostrato progetti digitali che hanno suscitato grande ammirazione tra i visitatori. Notevole anche lo scambio artistico e musicale: tra esibizioni di danza e cori, il momento più toccante è stato l’interpretazione del canto “Cina cuore mio”, contrapposta ai brani europei eseguiti dal coro del BEM.

Gli studenti cinesi, accompagnati dalle docenti Bi Xiangyu e Sun Juan, hanno visitato Trieste, Gradisca, Venezia e le aziende agrarie del BEM, scoprendo la ricchezza culturale del Friuli Venezia Giulia.

Secondo le dirigenti scolastiche Maria Cardella e Liu Xiao Chang, il vero successo del progetto è la costruzione di ponti tra civiltà e persone: un cammino educativo che abbatte i pregiudizi e apre al rispetto reciproco. Come ha scritto la direttrice dell’Aula Confucio, professoressa Qiao, “le antiche civiltà continuano a increspare i cuori dei giovani”.

Perché, in fondo, la scuola è proprio questo: il luogo dove si imparano le lingue del mondo e quelle dell’anima.

a questo link una collezione delle foto dello scambio